I pianeti esterni più comuni sono simili a Nettuno

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Un nuovo studio statistico basato su pianeti individuati grazie alla tecnica del microlensing gravitazionale suggerisce che i mondi con massa simile a Nettuno siano il tipo più comune di pianeti nelle regioni esterne dei sistemi planetari. Lo studio fornisce la prima indicazione del genere di pianeti in attesa di essere scoperti lontano dalla stella ospite, dove gli scienziati ritengono che la formazione planetaria sia più efficiente.

“Contrariamente ad alcune previsioni teoriche, riteniamo da attuali rilevazioni che la maggior parte dei pianeti freddi sia simile a Nettuno e che non ci sia l’atteso incremento di numero per masse inferiori”, ha detto Daisuke Suzuki del Goddard Space Flight Center, a guida dello studio. “La nostra conclusione è che i pianeti simili a Nettuno nelle regioni esterne siano dieci volte più comuni rispetto a pianeti di massa gioviana posti in orbite analoghe a quella di Giove”.

Il fenomeno del microlensing gravitazionale avviene quando una stella in primo piano, la “lente”, si allinea con una stella distante di fondo rispetto al nostro punto di osservazione, amplificandone la luce. Oltre 50 esopianeti sono stati scoperti utilizzando questo metodo rispetto ai migliaia rilevati con altre tecniche, perché l’allineamento necessario tra le stelle è raro e gli astronomi devono monitorare milioni di stelle, ma il potenziale è grande. Il microlensing gravitazionale può rilevare pianeti molto più distanti rispetto ad altri metodi, permettendo agli astronomi di investigare su ampie regioni.

Combinare questa con altre tecniche potrebbe fornirci un quadro più completo dei pianeti presenti nella nostra galassia. Dal 2007 al 2017 il gruppo Microlensing Observations in Astrophysics (MOA) ha emesso 3.300 alert per informare la comunità astronomica della rilevazione di eventi di microlensing. Il team di Suzuki ha identificato 1.474 casi, con 22 chiari segnali planetari, inclusi quattro pianeti che non erano mai stati osservati.

Per studiare questi eventi con maggiore dettaglio il team ha incluso dati da altri progetti, tra cui l’Optical Gravitational Lensing Experiment (OGLE). Da queste informazioni i ricercatori hanno determinato la frequenza dei pianeti, concludendo che per una stella con massa di circa il 60 percento quella solare il pianeta tipico è un mondo con massa tra 10 e 40 masse terrestri (Nettuno ha una massa equivalente a 17 masse terrestri).

I risultati dello studio implicano che mondi freddi simili a Nettuno siano i tipi di pianeti più comuni al di là della cosiddetta linea della neve, il punto dove l’acqua rimase congelata durante la formazione planetaria. Nel Sistema Solare la linea della neve si presume fosse a circa 2,7 UA dal Sole, ponendola nel mezzo dell’attuale Fascia degli Asteroidi. Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.
[ Barbara Bubbi ]

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2016/most-common-outer-planets-likely-neptune-mass

Credits: NASA/Goddard/Francis Reddy

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