Il pasto dei buchi neri

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Nel centro di molte galassie si trovano buchi neri supermassicci con una massa di milioni di volte quella solare, ma non è ancora chiaro il meccanismo della loro formazione. D’altronde, è noto che esiste una correlazione tra il tasso di formazione stellare nelle regioni centrali delle galassie e l’ammontare di gas in caduta nei buchi neri, il che porta molti scienziati a suggerire che attività inerenti la formazione stellare alimentino la crescita dei buchi neri.

Un team guidato da Takuma Izumi dell’University of Tokyo ha rivelato per la prima volta, utilizzando osservazioni di ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) e di altri telescopi, che i responsabili del rifornimento diretto di gas ai buchi neri supermassicci sono densi dischi di gas molecolare posizionati al centro delle galassie, in regioni ampie pochi anni luce. Il team è riuscito a spiegare tramite un modello teorico che il cambiamento nei livelli di gas osservati era il risultato di un ammontare crescente di gas in caduta nei buchi neri supermassicci proveniente da questi dischi. Il processo sarebbe dovuto in particolare ad esplosioni di supernova, in seguito alla morte di una stella all’interno dei densi dischi gassosi.

“Le regioni centrali di galassie distanti sono difficili da osservare in dettaglio a causa della loro compattezza. Riteniamo questi risultati un grande passo avanti dal momento che abbiamo rivelato un aspetto di questo processo”, afferma Izumi. “Ci auguriamo di espandere la nostra ricerca a regioni più lontane dell’Universo, utilizzando le capacità di ALMA per aiutare a comprendere il meccanismo di crescita dei buchi neri supermassicci nel corso del tempo cosmico”.

[ Barbara Bubbi ]

https://www.sciencedaily.com/releases/2016/10/161013095752.htm

Credit: The University of Tokyo

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