Individuata una Coppia di Buchi Neri Supermassicci

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Per la prima volta un team internazionale guidato da astronomi dell’University of New Mexico ha potuto osservare e misurare il moto orbitale di una coppia di buchi neri supermassicci a circa 750 milioni di anni luce dalla Terra, una scoperta che ha richiesto oltre un decennio.

Lo studio, a guida di Karishma Bansal, è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.

“Per lungo tempo abbiamo osservato lo spazio per cercare e individuare una coppia di buchi neri supermassicci in orbita uno attorno all’altro, come risultato della fusione di due galassie”, ha detto Greg Taylor, uno degli autori. “Anche se questo evento è stato teorizzato, nessuno finora l’aveva mai osservato”. Secondo gli scienziati questo studio potrà essere importante per comprendere meglio i meccanismi che portano alla fusione di due buchi neri supermassicci, nonchè l’evoluzione delle galassie e il ruolo che in essa giocano questi giganti cosmici.

Utilizzando il Very Long Baseline Array (VLBA), un sistema di radiotelescopi sparsi in diverse zone degli Stati Uniti, i ricercatori hanno captato i segnali radio emessi a varie frequenze dai due oggetti. Nel corso del tempo gli astronomi hanno tracciato la loro traiettoria e confermato il sistema binario, individuando per la prima volte due buchi neri supermassicci in orbita uno attorno all’altro, separati da soli 24 anni luce.

La galassia che li ospita si chiama 0402+379, i due buchi neri hanno una massa combinata di 15 miliardi di masse solari, con periodo orbitale di circa 24.000 anni, e sono molto probabilmente destinati a fondersi nel giro di qualche milione di anni.

I buchi neri supermassicci hanno una notevole influenza sulla crescita e sull’evoluzione delle galassie. Ottenere maggiori informazioni su questi colossi cosmici e su ciò che accade quando si fondono è importante non soltanto per la nostra comprensione dell’Universo, ma anche per conoscere il futuro della nostra galassia, che ospita un buco nero supermassiccio come la sua vicina Andromeda, con la quale è destinata a collidere nel giro di pochi miliardi di anni.
[ Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2017-06-groundbreaking-discovery-orbiting-supermassive-black.html

Credit: Joshua Valenzuela/UNM

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