Polvere Galattica in 3D

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Un nuovo studio, guidato da Edward F. Schlafly del Lawrence Berkeley National Laboratory, ha realizzato una dettagliata mappa 3D della polvere nella nostra galassia.

Lo spazio è un luogo molto polveroso, il che rende assai difficile agli astronomi indagare in profondità l’Universo remoto o il centro della nostra galassia, per apprendere maggiori informazioni sulla loro struttura, formazione ed evoluzione.

“La luce proveniente dalle galassie remote viaggia per miliardi di anni prima di raggiungerci”, afferma Schlafly, “Ma negli ultimi mille anni del suo percorso una piccola percentuale di questa luce viene assorbita e diffusa dalla polvere nella Via Lattea. Dobbiamo correggere questo effetto”.

Così come le particelle presenti nell’atmosfera terrestre contribuiscono a creare meravigliosi tramonti e albe rossastre, la polvere può far apparire le galassie distanti e altri oggetti nello spazio più rossi, falsandone la distanza oppure oscurandoli alla vista.

Creare mappe dettagliate e conoscere nuovi dettagli sulle proprietà della polvere nello spazio può fornirci un’idea più precisa delle distanze di galassie, stelle e supernove rispetto alla Via Lattea, quasi si trattasse di un GPS cosmico.

Combinando dati di survey realizzate da telescopi alle Hawaii e nel New Mexico il team di Schlafly ha prodotto mappe che mettono a confronto le polveri entro un kiloparsec, o circa 3.300 anni luce, nella parte esterna della Via Lattea con polveri più distanti.

“Si riteneva che nelle regioni più dense i grani di polvere si addensassero, in modo che ci fosse una maggiore quantità di grani più grandi e un numero inferiore di piccoli granelli”, ha detto Schlafly. Ma le osservazioni dimostrano che nelle nubi più dense i grani sono molto simili a quelli presenti nelle zone meno concentrate, e che le variazioni nelle proprietà della polvere non dipendono dalla sua densità.

“Il messaggio che ne ricaviamo è che non sappiamo ancora bene cosa stia succedendo. Riteniamo che i modelli esistenti non siano corretti, o meglio che funzionino solo a densità molto elevate”, afferma Schlafly. Ricavare misurazioni accurate della chimica della polvere è essenziale, in quanto le reazioni chimiche che avvengono sui grani di polvere sono di fondamentale importanza per gli studi a riguardo della formazione di stelle e pianeti.

Nonostante l’accuratezza dei dati, abbiamo ancora una comprensione incompleta della polvere nella nostra galassia: mancano informazioni su un terzo della Via Lattea e gli scienziati sono al lavoro per osservare queste regioni mancanti, grazie ad una survey che si concluderà in Maggio.

[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-03-space-d-properties-local-distant.html

Nell’immagine le regioni scure mostrano nubi di polveri molto dense. La luce stellare tende ad essere arrossata dalla polvere, mentre le stelle blu si trovano in primo piano rispetto alle nubi.
Credit: Legacy Survey/NOAO, AURA, NSF

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