Soffiano Venti al di là del Disco Stellare

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Un team internazionale di astronomi guidato dal Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (MPE) ha osservato per la prima volta un deflusso molecolare espulso al di là del disco che circonda un giovanissima stella.

I deflussi possono eliminare l’eccesso di momento angolare ed era già stato ipotizzato che i venti venissero espulsi da una regione più ampia nel disco protoplanetario. Ma le nuove osservazioni dimostrano che i deflussi vengono espulsi oltre il bordo del disco, nella zona in cui arriva il materiale in caduta dalla nube molecolare circostante.

Una questione di lunga data relativa alla formazione stellare è la diminuzione del momento angolare del materiale in caduta nella nube molecolare in cui nasce una giovane stella. Secondo le ipotesi il momento angolare viene rimosso sia da venti stellari vicino alla stella neonata sia da un vento proveniente da un’ampia regione nel disco protoplanetario che circonda la stella. L’esatta posizione da cui soffiano questi venti non è ancora ben compresa.

I giovani oggetti stellari di piccola massa, precursori delle stelle di tipo solare, hanno un notevole disco circumstellare circondato da un sottile inviluppo. La struttura e la cinematica dell’ambiente di tali giovani stelle può essere studiata a lunghezze d’onda radio, in quanto la polvere nel disco e nell’involucro emette radiazione termica e le transizioni rotazionali di alcune semplici molecole possono esser usate come traccianti dei moti del gas. Un team internazionale di astronomi guidato dal Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (MPE) ha utilizzato ALMA per indagare sul giovane oggetto stellare BHB07-11, che è avvolto nel denso nucleo di Barnard 59, all’interno dell’oscura Nebulosa Pipa, luogo d’elezione per la nascita di nuove stelle.

“I nostri dati rivelano una visione senza precedenti della distribuzione di polvere nel giovane oggetto stellare”, afferma Felipe O. Alves, a guida dello studio. “Abbiamo ottenuto un migliore contrasto di luminosità tra il disco circumstellare e il tenue materiale circostante, evidenziando anche strutture a spirale”.

Ancora più straordinarie si sono rivelate le osservazioni delle molecole traccianti: hanno mostrato un deflusso bipolare lanciato in posizioni simmetriche rispetto al disco, a grande distanza dal centro. È la prima volta in cui si osserva un deflusso di materiale espulso non dal disco, ma al di là del suo bordo.

L’ampio scostamento della posizione di lancio coincide con il luogo di arrivo del materiale in caduta dalla nube molecolare circostante. “Le molecole sono strumenti preziosi per individuare selettivamente varie parti delle regioni complesse in cui nascono stelle simili al Sole e rivelare processi fisici importanti”, conclude Paola Caselli, coautrice dello studio.
[ Barbara Bubbi ]

http://www.mpe.mpg.de/6742128/news20170711

Credit ESO

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